CasaCiampa
Benvenuti a CasaCiampa, il centro diurno accreditato socioassistenziale per persone adulte con disabilità complesse di Ciampacavallo. CasaCiampa è nato nel 2019 e oggi è un centro diurno convenzionato con Roma Capitale.
L’obiettivo generale di CasaCiampa è garantire una buona qualità della vita quotidiana ai/alle partecipanti. Per raggiungere questo obiettivo le “chiavi” sono quelle della promozione della diversità, del rispetto della singolarità di ciascuna/o, del desiderio di lavorare e divertirsi insieme.
Il clima pacifico e regolato, la considerazione delle necessità particolari, l’attenzione ai dettagli, l’uso dell’ironia contribuiscono alla costruzione di una “atmosfera terapeutica”, necessaria per avere cura di persone con disabilità grave.
Ci riusciamo grazie all’applicazione di una “buona pratica” che si chiama Pratique à plusieurs (Pratica a diversi, in italiano) e alla sua messa alla prova da un punto di vista clinico e scientifico; CasaCiampa aderisce infatti a una rete nazionale e internazionale di istituzioni (l’associazione internazionale Champ freudien) che promuove convegni periodici e reti operative che contribuiscono agli studi e all’avanzamento scientifico nel campo della ricerca sulle disabilità complesse e sull’autismo.
Metodologia e logica del lavoro
Tre punti logici fondamentali strutturano il funzionamento del Centro CasaCiampa:
- Dare spazio all’Altro della parola (“riconoscimento” del soggetto) accoppiandolo all’Altro del linguaggio (il campo prettamente umano, diciamo “il lì dove si parla”);
- Assicurare a questo Altro, regolato e limitato, una continuità spazio-temporale (cioè più che somministrare un trattamento o una terapia, creare un’atmosfera che permetta ai soggetti di “vivere bene” e stabilmente la loro quotidianità);
- Garantire che ci siano più soggetti, uno per uno, pronti a farsi partner degli utenti (dunque “a diversi”).
Per far funzionare questi elementi logici occorre che siano continuità e discontinuità del lavoro, nel tempo e nello spazio:
- Continuità nell’essere pronti affinché ogni partner dell’utente si senta convocato dalle sue seppure indirette, sollecitazioni;
- Continuità nell’instaurare un Altro limitato, regolato e “non-tutto” (cioè non persecutorio);
- Discontinuità nella presenza dei partners dell’utente resa possibile dalla permutazione che facilita l’instaurazione dell’Altro regolato e ostacola la fissazione del soggetto a un solo partner.



